China Girl by Don Winslow

China Girl by Don Winslow

autore:Don Winslow [Winslow, Don]
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
Tags: Fiction, Thrillers, General
ISBN: 9788858423479
Google: nAxpDAAAQBAJ
editore: Giulio Einaudi Editore
pubblicato: 2016-06-20T16:00:00+00:00


10.

All’inizio, Neal pensava di fuggire.

Sembrava facile. I suoi custodi erano un ragazzino pazzo e un vecchio decrepito. Neal aveva subito inventato per loro dei soprannomi molto originali. Il ragazzo era Marvel e il vecchio era Vecchio. Quando lo spogliarono, pensò che fosse il momento giusto. Marvel gli stava accanto, con la mannaia alzata, mentre Vecchio gli toglieva camicia, pantaloni, calze e scarpe. Neal pensò di afferrare la mannaia, sopraffare Marvel e correre fuori. Ma non si aspettava che il vecchio fosse cosí rapido nei movimenti, e non si aspettava le manette, due bracciali di ferro grossi e arrugginiti che sembravano usciti da un vecchio spettacolo di varietà. E non immaginava che fossero cosí pesanti. Ammanettato, appesantito e nudo, sapeva di non avere nessuna possibilità, cosí tornò docilmente nella sua grotta, con il ragazzo che lo spingeva su per la scaletta.

Pensò che forse poteva attendere i soccorsi. Simms doveva star facendo di tutto per trovarlo, per rintracciare i suoi movimenti, e ormai doveva aver capito che lui si trovava da qualche parte in quella terra di nessuno. Di sicuro da un momento all’altro qualcuno avrebbe sfondato la porta e Simms, al comando di una banda di efficienti killer del governo, lo avrebbe salvato. Da un momento all’altro…

Da un momento all’altro diventò da un’ora all’altra, poi da un giorno all’altro, e intanto Neal tentava di non perdere la cognizione del tempo. Quando si ammalò doveva essere la seconda settimana. Contava i giorni per mezzo delle ciotole di riso, perché gliene davano una al giorno. Non era proprio riso, in realtà, ma una minestra torbida e semiliquida, con dentro del riso e chissà che altro. Aveva sempre avuto problemi a mangiare con i bastoncini, e con le manette era un vero delirio, soprattutto perché aveva i polsi scorticati dal metallo arrugginito. Ma si forzava a sollevare la ciotola e a trangugiare il cibo. E usava il secchio che gli davano per fare i suoi bisogni. Marvel lo vuotava una volta al giorno, ma a volte se ne dimenticava.

Cosí, contando le ciotole di riso, seppe che fu durante la seconda settimana che le sue budella si trasformarono in napalm e cominciarono a emettere con violenza una diarrea verde. Non poteva fermarla, poteva solo piegarsi in due per i crampi e dopo un po’ non riuscí piú a fare neppure quello. Poteva solo contorcersi e poi giacere esausto fino al prossimo spasmo.

Marvel pensava che fosse divertente, ma Vecchio si incazzò, lo rimproverò urlando e portò via il secchio, secondo la vecchia teoria del «togli di mezzo ciò che non usi», pensò Neal. Decise che la puzza che produceva fosse l’unica forma di vendetta a sua disposizione, e forse cosí li avrebbe spinti a ucciderlo, cosa che alla fine della seconda settimana gli sembrava un’opzione desiderabile. Perché alla fine della seconda settimana aveva abbandonato ogni speranza di fuga o di essere salvato.

All’inizio tentò di lottare, di costringersi a mangiare, anche se ogni boccone significava un altro spasmo di dissenteria. Tentò di costringersi a bere almeno qualche



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